Molti, anche il virologo emerito Tarrro, dicevano, a fine estate, che l’avevamo raggiunta(!) Ora che la corsa del virus è ricominciata, altri parlano ancora di interrompere ogni misura di contenimento e di fare la scelta, eticamente inaccettabile, di lasciar l’infezione libera di diffondersi, in modo che quando la maggior parte delle persone,per essersi ammalate, avesse anticorpi anti COVID2, si raggiungerebbe l’immunità di gruppo e si bloccherebbe il virus. Qualcosa di simile è successo, a maggio, nella città di Manaus, in Brasile, in cui, per il ritardo di misure di contenimento, il virus si è diffuso così rapidamente da intasare ospedali e reparti di terapia intensiva ed ha provocato fino a 500 morti al giorno. Si è ammalata il 60% della popolazione ed ha fatto da barriera (immunità di gregge) ed insieme alle misure di prevenzione, finalmente messe in atto, ha fermato l’epidemia locale. 60%-80% è la percentuale di persone con anticorpi anti COVID2 necessaria per arginare l’infezione. Se volessimo l’immunità di gregge in Italia, in modo”naturale” su 60 milioni di italiani se ne dovrebbero ammalare da 36 a 48 milioni: Immaginate il disastro? L’immunità di gregge sarà possibile solo quando avremo il vaccino! Quindi, per ora, disciplina e rispetto delle regole! Non dobbiamo sentirci delle pecore ubbidienti (come ammonisce il cartello di un irresponsabile che protesta contro i provvedimenti governativi), ma dei cittadini responsabili. Utilizziamo soprattutto la mascherina in maniera corretta, ben posizionata sul viso, cambiata spesso. Tenendo presente che, su informazione di un mio fidato e stimatissimo medico di famiglia, di quelli di altri tempi, quella chirurgica protegge gli altri da noi, non noi. Noi siamo protetti dalla correttezza degli altri. Se proprio siamo costretti a frequentare persone inaffidabili nel rispetto delle norme, muniamoci della mascherina FFP2 che protegge gli altri, ma anche noi.