PATRIA

Me lo chiedo spesso.
Patria, che vuol dire?! La mia Patria è più importante delle altre?! La Bandiera e la Patria non sono simboli di divisione?! Ma anche di appartenenza.

Io la penso come questo scritto di Oriana Fallaci:

“Patria, che vuol dire patria? La patria di chi? La patria degli schiavi e dei cittadini che possedevan gli schiavi? La patria di Meleto o la patria di Socrate messo a morte con le leggi della patria?

La patria degli ateniesi o la patria degli spartani che parlavano la stessa lingua degli ateniesi però si squartavano tra loro come molti secoli dopo avrebbero fatto i fiorentini e i senesi, i veneziani e i genovesi, i fascisti e gli antifascisti?

È da quando ho imparato a leggere che mi si parla di patria: amor patrio, orgoglio patrio, patria bandiera. E ancora non ho capito cosa vuol dire.

Anche Mussolini parlava di patria, anche i repubblichini che nel marzo del ’44 arrestarono mio padre e fracassandolo di botte gli gridavano se-non-confessi-domattina-ti-fuciliamo-al-Parterre. Anche Hitler. Anche Vittorio Emanuele III e Badoglio. Era patria la loro o la mia?

E per i francesi la patria qual è? Quella di De Gaulle o quella di Pétain? E per i russi del ’17 qual era? Quella di Lenin o quella dello zar? Io ne ho abbastanza di questa parola in nome della quale si scanna e si muore.

La mia patria è il mondo e non mi riconosco nei costumi e nella lingua e nei confini dentro cui il caso mi ha fatto nascere. Confini che cambiano a seconda di chi vince o chi perde come in Istria dove fino a ieri la patria si chiamava Italia sicché bisognava uccidere ed essere uccisi per l’Italia ma ora si chiama Iugoslavia sicché bisogna uccidere ed essere uccisi per la Iugoslavia.

Invece di darci il tema sul concetto di questa patria che cambia come le stagioni, perché non ci date un tema sul concetto di libertà. La libertà non cambia a seconda di chi vince e chi perde. E tutti sanno cosa vuol dire.

Vuol dire dignità, rispetto di sé stessi e degli altri, rifiuto dell’oppressione. Ce l’hanno ricordato le creature che sono morte in carcere, sotto le torture, nei campi di sterminio, dinnanzi ai plotoni di esecuzione gridando viva la libertà, non viva la patria…”.

Successe un finimondo. Alcuni dei professori che componevano la commissione esaminatrice sostenevano che ero pazza e immatura, altri che ero savia e insolitamente matura. Vinsero i secondi e mi dettero dieci meno.

Oriana Fallaci

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

THE MESS OF THE WRITER

If you're not italian, you have the possibility to translate all the articles in your own language, clicking on the option at the end of the home page of the blog.

Laura Berardi

La vita è un uragano di emozioni

i pensieri di Protagora...

Le persone intelligenti sono piene di dubbi, mentre le stupide sono piene di certezze (Bukowski)

PoliticaPrima

Le persone intelligenti sono piene di dubbi, mentre le stupide sono piene di certezze (Bukowski)

Al Jazeera – Breaking News, World News and Video from Al Jazeera

Le persone intelligenti sono piene di dubbi, mentre le stupide sono piene di certezze (Bukowski)

Le cronache di Papa Francesco

Papisti sì, bergogliosi no!

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: