È penoso lo scenario informativo politico. Ne siamo bombardati. E meno male che la politica interessa a nessuno. Per non parlare poi delle miriadi di sondaggi politici, che testate di ogni genere propongono secondo le proprie simpatie politiche. È da anni che l’obiettivo non è informare ma alimentare tifoserie. Per cercare articoli che aiutano alla riflessione bisogna usare il lanternino e la lente d’ingrandimento. Tutti ci affanniamo a ripetere che dobbiamo difendere la libertà di stampa. Io mi domando come possiamo difenderci dalla sua mediocrità e dal suo squallore. I social sono degli amplificatori di tanta mediocrità, i media rincorrono i social e viceversa. Alla fine è a chi urla di più e quindi testate e titolo a caratteri cubitali che molte volte non rispecchiano i contenuti informativi, deformandoli e manipolandoli nei fatti. Proviamo a difenderci da soli, cercando con criterio le informazioni e diffondendo quelle che conservano ancora dignità e deontologia professionale. Scartiamo a priori quelle ammantate dai caratteri cubitali. Lo so, non è facile. Ma è l’unico modo per difenderci non dalla vera libertà di stampa ma dal suo abuso.
Tratto da un articolo di ANTONIO PAZIENZA