Ci ritorno su!
Ho attentamente ascoltato le opinioni degli esperti, condiviso le ragioni degli uni e degli altri e devo dire che non capisco questa perseveranza da parte del Governo di tenere obbligatorio l’utilizzo del Green-pass per andare a lavoro.
Si rischia seriamente una “guerra civile” con una minoranza che ha legittimamente deciso di non vaccinarsi.
Le ragioni sono di carattere, costituzionale, logico e pratico.
Il lavoro è un diritto costituzionale. Nel caso specifico il Green-pass discrimina tra chi è vaccinato e chi non lo è. Chi è vaccinato può non essere soggetto a tracciamento e racarsi a lavoro senza sostenere spese. Chi non è vaccinato può recarsi a lavoro solo se periodicamente tracciato ed a proprie spese.
Per limitare la circolazione del virus, le ragioni del Green-pass non tengono. Questo infatti, per come è strutturato, consente a chi lo ottiene per vaccinazione, di potersi infettare e far circolare liberamente il virus che quindi contiuerà a diffondersi.
Sotto l’aspetto pratico, con il Green-pass gli unici a rischiare di infettarsi sul posto di lavoro sono proprio i non vaccinati. Quindi il Green-pass non ha alcun effetto preventivo per salvaguardare chi è a rischio di ospedalizzazione.
Il tampone permette il tracciamento per monitorare la circolazione e dunque limitare la diffusione del virus.
Il Vaccino previene l’individuo dagli effetti gravi del virus.
Il Green-pass serve a rendere la vita difficile ai non vaccinati.
A voi le deduzioni!